lundi 18 février 2013

F,P,D Univers. "Ideas del hombre y más .......".


Mont-Saint-Michel: l'isola che non tornerà

di Arturo Cocchi

Sindaco sotto inchiesta. Corte dei Conti all'attacco. Il ripristino del Carattere Marittimo del sito va avanti nei tribunali. Duecento milioni di euro spesi male?

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Nebbie - e non quelle portate dalle perturbazioni atlantiche - sul Mont-Saint-Michel, l'incantevole isola-non isola con annessa abbazia medievale, il cui collegamento alla terraferma è funzionale al livello di una marea che in quell'area può superare i 14 metri. Il progetto di "ristabilire il carattere marittimo" del gioiello situato tra Normandia e Bretagna, sito Unesco World Heritage dal 1979, 3 milioni di visitatori l'anno, da tutto il mondo, una delle cartoline e/o foto ricordo più ambite per chiunque ami viaggiare ed esternare questa passione, finisce quasi in contemporanea nel mirino di due diversi organi di giudizio: la Corte dei Conti francese e la magistratura ordinaria, nella fattispecie il Tribunale di Coutances, Normandia. 

Nel mirino, in particolare, il sindaco Eric Vannier, 60enne. E' accusato di aver mescolato interessi pubblici e privati, nella creazione del servizio-navetta, quello che consente ai turisti di raggiungere il promontorio via bus, da quando il vecchio parcheggio, quello che veniva ricoperto dalla marea, è stato smantellato. Vannier avrebbe favorito un progetto che di fatto "costringe" i turisti a passare davanti a due dei diversi hotel che possiede nel borgo, prima di salire a bordo dei bus. La Corte dei Conti, invece, contesta il modo in cui è stato realizzato il ponte-passerella che a lavori conclusi diverrà l'unico modo per raggiungere il Mont. Il progetto non sarebbe in linea con il suo stesso principio ispiratore, cioè la restituzione del Caractère Maritime, ovvero dello status di isola, al sito. Obiezione di merito, questa, che non fa che gettare ulteriori ombre su un progetto che ha avuto una gestazione lunghissima e sta vivendo una realizzazione quanto mai travagliata.

Un unicum da salvare. Con il suo mix di attrattiva naturale e architettonica, il Mont-Saint-Michel è un unicum a livello mondiale. Il promontorio, che si erge fino ai 170 metri della punta dell'Abbazia (costruita tra l'11mo e il 12mo secolo), ora sul mare, ora su una vastissima distesa di sabbia e "paludi" è uno dei luoghi più assurdamente belli che si possano pensare. Ma la sua peculiarità, quella di isola che (non sempre) c'è, andava via via svanendo: i detriti da sempre portati dal vicino estuario del fiume Couesnon, aiutati dalla accresciuta capacità di accumulo, dovuta al parcheggio costruito una cinquantina di anni fa, stavano riducendo il numero di giorni, e di ore al giorno, in cui l'alta marea riusciva effettivamente a coprire tutto, consentendo di ammirare la doppia versione del promontorio. Da lì, la nascita di un progetto che facesse riaffiorare, appunto, la fisionomia da isola che era sempre più difficile vedere. Un'idea cui si è cominciato a pensare negli anni Novanta, e a lavorare dieci anni dopo, ma con la parte più importante da realizzare nel quinquennio 2010-2015. In sintesi, si è prima creata una diga per deviare il corso del Couesnon; in seguito, è stato smantellato il parcheggio, in zona "salmastra", dove intere carovane di auto e pullman sostavano fino a qualche anno fa, creandone uno nuovo, in terraferma, a 1,6 chilometri dal sito. E in attesa di rimuovere anche la
(15 febbraio 2013)