Papa: "Attenzione alle biotecnologie"
No a leggi per modelli alternativi di famiglia
Benedetto XVI torna a parlare delle nuove possibilità offerte da medicina e biotecnologia, esortando a vigilare sulle conseguenze che comportano per la vita umana e il matrimonio
ROMA - Benedetto XVI torna a parlare di biotecnologie e di 'modelli alternativi di famiglia', sottolineando, ancora una volta, la disapprovazione della Chiesa per le leggi che li riconoscono. La Chiesa, ha detto il Papa in occasione del ricevimento delle lettere credenziali del nuovo ambasciatore tedesco presso la Santa sede vede "con preoccupazione il crescente tentativo di eliminare il concetto cristiano di matrimonio e famiglia dalla coscienza della società". Soprattutto, il Pontefice ha sollecitato maggiore attenzione verso le nuove possibilità offerte dalle biotecnologie e dalla medicina, per evitare che quello che dovrebbe essere un aiuto per l'uomo si trasfonmi in manipolazione.
La Chiesa non accetta modelli 'alternativi' di famiglia. Ma la Chiesa, ha ammonito Benedetto XVI "non può approvare delle iniziative legislative che implichino una rivalutazione di modelli alternativi della vita di coppia e della famiglia. Esse contribuiscono all'indebolimento dei principi del diritto naturale e così alla relativizzazione di tutta la legislazione e anche alla confusione circa i valori nella società".
Aiuto o manipolazione. Il Pontefice ha anche ricordato che "il matrimonio si manifesta come unione duratura d'amore tra un uomo e una donna, che è sempre tesa anche alla trasmissione della vita umana" e ha portato il suo discorso sulla questione delle biotecnologie: "È un principio della fede cristiana, ancorato al diritto naturale, che la persona umana vada protetta proprio nella situazione di debolezza. L'essere umano ha sempre la priorità rispetto ad altri scopi. Le nuove possibilità della biotecnologia e della medicina ci mettono spesso in situazioni difficili che rassomigliano a un camminare sulla punta della cresta. Noi abbiamo il dovere di studiare diligentemente fin dove questi metodi possono fungere d'aiuto per l'uomo e dove invece si tratta di manipolazione dell'uomo, di violazione della sua integrità e dignità".
Nuove possibilità non vanno rifiutate, ma bisogna fare attenzione. "Non possiamo rifiutare questi sviluppi, ma dobbiamo essere molto vigilanti", ha sottolineato ancora il Pontefice nel suo discorso. "Quando una volta si incomincia a distinguere - e spesso ciò accade già nel seno materno - tra vita degna e indegna di vivere, non sarà risparmiata nessun altra fase della vita, ancor meno l'anzianità e l'infermità".
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