mercredi 2 septembre 2009


F,P,D Univers.Il direttore dell'Avvenire al contrattacco, sul suo giornale la "lettera anonima"
Solidarietà anche da Famiglia Cristiana: "No alla Chiesa del silenzio"
Il Papa a Bagnasco: "Stimo la Cei"
Boffo: "Ecco i veleni di Feltri"

Berlusconi e le 'dieci domande' di Repubblica: "Se continuano perdono di credibilità"
Il giudice di Terni nega l'accesso agli atti, autorizza solo copia del decreto di condanna

Il Papa a Bagnasco: "Stimo la Cei" Boffo: "Ecco i veleni di Feltri"

Vittorio Feltri e Dino Boffo
ROMA - Il Vaticano torna a confermare la sua solidarietà al direttore dell'Avvenire Dino Boffo smentendo Il Giornale che aveva parlato di tensioni tra la Santa sede e la Conferenza episcopale italiana. Nel pomeriggio è lo stesso Pontefice a riconfermare l'unità d'intenti con la Cei attraverso una telefonata personale al cardinale Bagnasco. Interviene anche Famiglia Cristiana, criticando chi vuole la "Chiesa del silenzio" e l'Avvenire va al contrattacco dopo le accuse pubblicate dal Giornale. Berlusconi nega che vi siano difficoltà di rapporti tra Stato e Chiesa e nel frattempo, il giudice di Terni nega l'accesso agli atti del procedimento a carico di Dino Boffo per molestie personali a una donna. Lei però non vuole intervenire. Sua madre spiega: "Per noi è una vicenda chiusa, inopportuno chi l'ha tirata fuori".

Vaticano: "Nessun contrasto con la Cei". "I tentativi di contrapporre la segreteria di Stato e la Conferenza episcopale italiana "non hanno consistenza". Lo afferma il portavoce del Vaticano, padre Federico Lombardi, riferendosi ad alcuni commenti apparsi sulla stampa in questi giorni, in primis al retroscena "Quella tensione tra la Santa Sede e la Cei" pubblicato oggi da Il Giornale. "Confermo che il cardinale segretario di stato Bertone ha parlato con il dottor Boffo manifestandogli la sua vicinanza e solidarietà - spiega Lombardi - E' chiaro che vi è accordo tra la Santa sede e la Chiesa in Italia, nel rispetto delle rispettive competenze".

Il Papa a Bagnasco: "Stima e gratitudine". Alla dichiarazione di questa mattina segue una nota dell'ufficio comunicazione della Cei che dà conto della telefonata personale del Pontefice al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana. "Nel corso della conversazione il Papa ha chiesto notizie e valutazioni sulla situazione attuale - si legge nella nota - e ha espresso stima, gratitudine ed apprezzamento per l'impegno della Conferenza episcopale italiana e del suo presidente".

Avvenire: "Ecco i veleni di Feltri". Il quotidiano dei vescovi dedica oggi alla vicenda le ultime tre pagine: a fianco dell'editoriale le fotografie del certificato del casellario giudiziale pubblicato ieri in prima pagina dal Giornale e quella della cosiddetta "informativa", definita il "foglio B". Una "lettera anonima", aggiunge Boffo nel suo articolo, che "mai avrei creduto" di dover pubblicare. Un atto ora "inevitabile" perchè "bisogna che i lettori di Avvenire sappiano che cosa è in realtà la 'sentenza giudiziaria' maneggiata come un manganello": "Uno sconclusionato e sgrammaticato distillato di falsità e di puro veleno costruito a tavolino per diffamare". Il direttore di Avvenire rileva anche che il Giornale di Feltri "già da ieri ha cominciato a dissimulare la vergognosa operazione. Non più mescolando le carte ma cercando di far sparire quella che dimostra quanto sporco sia il gioco che stanno conducendo".

Il premier: "Con il Vaticano dialogo quotidiano". Silvio Berlusconi intervistato da Il Giornale, spiega di non avere querelato Repubblica: "Ho avviato una causa civile. Quanto alle dichiarazioni della sinistra meglio soprassedere per amor di patria". Poi interviene da Danzica: "Leggo delle cose su distanze e difficoltà tra il Governo. Queste distanze non sono mai esistite e non esistono". E aggiunge, riferendosi alle polemiche tra il Giornale e l'Avvenire, che "il Governo non ha alcuna responsabilità per quello che è successo nelle diatribe giornalistiche che si sono verificate. Non c'è nessuna distanza con la Santa Sede - ripete - abbiamo continuato come sempre i nostri dialoghi pressochè quotidiani e quindi tutto ciò che ho letto sui giornali è esattamente il contrario della realtà".

Famiglia Cristiana: "No a Chiesa del silenzio". "Nell'Italia d'oggi molti sembrano rimpiangere la Chiesa del silenzio. Sono coloro che ogni volta che vescovi, parroci o mass media cattolici fanno sentire la loro voce, parlano di indebite ingerenze, minacciano ricatti e ritorsioni, brandendo l'otto per mille o il Concordato come cappio al collo di una Chiesa che si vorrebbe reticente o in ostaggio". E' quanto scrive il settimanale "Famiglia cristiana" nel numero in edicola giovedì prossimo, esprimendo fra l'altro la propria solidarietà a Boffo.

Negato l'accesso al fascicolo. Il giudice Pier Luigi Panariello ha disposto che dal decreto penale di condanna, che i giornalisti potranno avere in copia, venga cancellato il nome della persona offesa. Panariello ha reso noto che il procuratore della Repubblica di Terni Fausto Cardella aveva invece espresso parere favorevole alla messa a disposizione dei giornalisti di tutti gli atti del fascicolo, celando comunque il nome della persona offesa. "Ritengo - ha detto il gip - che il diritto di cronaca possa essere soddisfatto attraverso la divulgazione del fatto, cioè di come si è concluso il procedimento".

Famiglia donna molestata: "Per noi storia chiusa". "La vicenda è chiusa da tempo e chi l'ha ritirata fuori oggi è inopportuno". Così ha detto la madre della donna che nel 2001 fu oggetto di molestie telefoniche da parte di Dino Boffo. La signora, che vive a Terni, ha ribadito che la figlia non ha intenzione di rilasciare dichiarazioni o interviste. Secondo il settimanale Panorama la "vittima" ai tempi delle telefonate era una ventenne fidanzata con un uomo più grande di lei.

(1 settembre 2009)


"Solo ideas del hombre".

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