vendredi 11 septembre 2009



F,P,D Univers.La ragazza accompagnata da mamma e papà, parapiglia di fotografi e giornalisti
"Il mio sogno è diventare come Sophia Loren e le attrici americane"
Ressa per Noemi Letizia
al Lido con mamma e papà

Sfiorato l'incidente diplomatico: attesi nel locale i vertici di Medusa
I proprietari: "Dovete andarvene, non posso farvi incontrare con Letta e Rossella"
dal nostro inviato CLAUDIA MORGOGLIONE

Noemi Letizia
VENEZIA - Pronuncia un condizionale al posto del congiuntivo, sfoggia un anello con una enorme farfalla (animale-simbolo dell'amicizia berlusconiana), dichiara di voler diventare "come Sophia Loren e le attrici americane", sostiene che nell'ultima intervista, quella rilasciata alla giornalista americana Daphne Barak, ha "parlato davvero col cuore in mano". Eccola qui, in una tiepida serata festivaliera, Noemi Letizia: arriva intorno alle 19.25 alla terrazza Quintessentially, proprio di fronte al Casinò del Lido, con mamma, papà e una folla di giornalisti, operatori e fotografi.

Uno sbarco annunciato, il suo, che però avviene con oltre un'ora e mezzo di ritardo. Scatenando il nervosismo dei gestori della terrazza, che hanno riservato a lei e ai suoi parenti amici un privè: lo stesso che, ironia della sorte, subito dopo ha prenotato Medusa per festeggiare il film La doppia ora. "Dovete andarvene subito, non posso rischiare di farvi incontrare Giampaolo Letta o Carlo Rossella", incalzano i padroni di casa all'entourage della ragazza, prima ancora del suo arrivo.

Abito-foulard giallo e viola, truccatissima, sguardo divertito da tutto il parapiglia intorno a lei, Noemi tenta di mascherare l'eccento napoletano ("studio recitazione da tanto tempo", spiega). "Sono felice di essere qui - racconta - anche perché è questo che voglio fare nella vita. Il mio modello, oltre alla Loren, è Cameron Diaz, con la sua naturalezza. Il pubblico? Credo che, una volta che imparerà a conoscermi, mi amerà".

E allora cosa spera, cinema, fiction, reality? "Tutto quello che può farmi trasmettere emozioni mi interessa", taglia corto lei. Che poi si lascia sfuggire un errore di grammatica da matita blu: "Vorrei che non si direbbero più cose sbagliate sul mio conto". Unico momento d'imbarazzo, alla domanda se quell'anello a farfalla sia il dono di un ragazzo: "Sì, è un regalo, ma non del mio fidanzatio... Non sono fidanzata...". Sorriso e nessuna risposta, invece, alla domanda su se il premier sia stato avvertito di questa sua trasferta veneziana.

Quel che è certo è che la diciottenne più nota d'Italia, colei che chiama "Papi Silvio" il presidente del Consiglio, è alla Mostra al seguito di un personaggio che si chiama Massimo Emilio Gobbi, è del Nordest e ha avuto un piccolo ruolo in Gomorra. Ed è presente al Lido - con la famiglia Letizia, ma anche con monsignor Milingo - per presentare, domani mattina alle 10 allo spazio Cinecittà - un trailer del film che ha diretto e interpretato, Kamorrah days.

Quanto alla ragazza di Portici, "è qui perché suo zio, Antonio Letizia, recita una parte nel film", spiega l'organizzatrice generale della pellicola, Gelsomina Visconti. Così come Milingo. E intanto Gobbi, chiaramente in cerca di notorietà, assicura: "Il prossimo film lo girerò con Noemi. Non ha ancora fatto nulla, ma già si vede che è una grande attrice contemporanea. Warhol non era un grande artista, anche se non ha mai dipinto un quadro?".

Nell'attesa di un luminoso futuro, resta il fatto che la giovane Letizia è il secondo personaggio femminile legato a Berlusconi sbarcato qui alla Mostra: la scorsa settimana toccò a Patrizia d'Addario. Che si limitò a un breve photocall sulla terrazza dell'hotel Excelsior.

E di sesso e potere, qui a Venezia, parla oggi anche uno che se intende: Tinto Brass, presente per una retrospettiva a lui dedicata. E che si sottopone volentieri alle domande sul caso Berlusconi: "Vorrei farci un film -dice, un po' serio un po' no - lo chiamerei Grazie Papi ma temo che incontrerei qualche resistenza... Quello che non capisco è questa gente ipocrita che prima fa le leggi contro le prostitute e poi le utilizza chiamandole 'escort'... Le orge mi vanno benissimo, ma non bisogna vergognarsi di farle".

Brass è un fiume in piena. Anche perché, come ricorda lui stesso, il legame tra eros e politica "l'ho già esplorato in passato, in film come Salon Kitty e Caligola. Ma un tempo Hitler, o Mussolini, almeno erano personaggi tragici; questi qui sono dei pulcinella e degli arlecchini, al livello di commedia dell'arte". Quanto alle donne coinvolte nello scandalo, il regista spiega che "non mi suscitano alcun interesse: a me piacciono le signore di spessore, non queste qui".
(10 settembre 2009)




"Solo ideas del hombre".

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